I loricati
I Loricati , così chiamati a causa della forte armatura squamosa di cui sono dotati (dal latino lorica, corazza) costituiscono l’ordine più evoluto di Rettili attualmente viventi, come è indicato dalla separazione del ventricolo destro da quello sinistro e dallo sviluppo del palato secondario con spostamento posteriore delle coane (orifizio posteriore delle fosse nasali). Sono tutti carnivori. Vi appartengono solo 23 specie ripartite nelle famiglie dei Crocodilidi, con i Coccodrilli (Crocodylus americanus dei fiumi dell’America centro-meridionale e Crocodylus niloticus del Nilo), e gli alligatori (Alligator) dei fiumi del Nordamerica e Cina, dei Caimani (Caiman) dell’America intertropicale e dei Gavialidi, con Gavialis gangeticus dell’India e Birmania e Tomistoma dell’Indomalesia. Il corpo è allungato e ricoperto di squame, solitamente di colore scuro sul dorso e chiaro sul ventre. La testa è pressoché triangolare, , gli occhi e le narici spostati verso la parte superiore della testa per poter vedere e respirare rimanendo semisommersi. Una terza palpebra trasparente protegge gli occhi sott’acqua. Le grosse piastre ossee che ricoprono il corpo hanno i bordi rialzati e vengono mutate singolarmente o a chiazze. La lunga coda è appiattita verticalmente e perciò adatta al nuoto.
I loricati vivono nei fiumi, nei laghi e nelle paludi dove scavano delle gallerie per riparo ma alcuni abitano anche regioni costiere marine in prossimità di estuari e alcune specie si spingono in mare per lunghi tratti. Per nidificare preferiscono terreni umidi e ombreggiati, dove possono scavare facilmente il nido e ricoprirlo di materia vegetale. Il corpo affusolato permette loro di nuotare velocemente anche in acque poco profonde, dalle quali sono in grado di “spiare” le eventuali prede in avvicinamento, grazie a occhi posizionati subito sopra la superficie dell’acqua. Sulla terraferma i coccodrilli si muovono strisciando sull'addome, ma possono anche correre e camminare come i mammiferi, stando sulle quattro zampe(il cosiddetto «galoppo del coccodrillo». Si nutrono di vari mammiferi e occasionalmente attaccano l’uomo. La caccia avviene per agguato, avvicinandosi alla preda inconsapevole dall'acqua, restando semisommersi. La pesca può avvenire in immersione, catturando i pesci grazie alle notevoli doti di nuotatore o, con una curiosa modalità che è stata osservata nel coccodrillo del Nilo, posizionandosi a fauci spalancate sotto un balzo d'acqua. I coccodrilli possono digiunare per lunghi periodi di tempo (si ritiene fino, e forse oltre, sei mesi).