#SKAM: prima Oslo e poi il mondo
Skam è una serie televisiva norvegese che ha invaso il web negli ultimi mesi, rivelandosi essere una ventata d'aria fresca nel genere "teen", che spesso ritrae gli adolescenti in modo poco realistico e quasi ridicolo. La serie è stata ispirata dalla celeberrima "Skins", dallo stampo britannico e ormai vecchia di qualche anno. A differenziarla da quest'ultima è il realismo con cui vengono raccontate le storie dei nostri protagonisti lasciando da parte le scene di nudo spesso non necessarie. Ad ogni personaggio viene dedicata una stagione per intero, iniziando con Eva, proseguendo con Noora e terminando con Isak.
Tutti i personaggi, anche quelli secondari, vengono delineati tramite le diverse sfaccettature episodio dopo episodio, senza mai annoiare lo spettatore e senza mai ripetersi.
Skam parla di insicurezze, di cultura musulmana, di omosessualità repressa, di adulti, di scambi d'idee; parla dell'adolescenza a trecentosessanta gradi.
La lingua è un dettaglio facilmente superabile, grazie anche alla versione sottotitolata in italiano disponibile sul sito officiale di Skam Italia.
Visto il grande successo della serie nordica gli americani non ci hanno messo molto ad allungare le mani per impossessarsi dei diritti e per programmarne un remake ( chiamato Shame, dato che Skam in norvegese significa proprio vergogna ), che uscirà nel 2017.
Non innamorarsi della serie è praticamente impossibile e la durata relativamente breve degli episodi apre un varco anche ai più impegnati. Di conseguenza non posso che consigliarne la visione, potendo assicurare con assoluta certezza che non ve ne pentirete.
- Alicia Marzocchi